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Una soluzione al mal di schiena

Senza nessun dubbio cercare una soluzione al mal di schiena è la molla che più contribuisce a far avvicinare una grossa fetta di pubblico alla pratica del Tai Chi Chuan. La salute della schiena è in medicina tradizionale cinese una priorità irrinunciabile . Ad essa il Tai chi Chuan dedica davvero tanto esercizio, tanta pratica e tanta attenzione in generale.

Leggevo uno studio dell’Università di Napoli l’altro giorno e mi ha colpito, proprio perché sono ogni giorno sul campo, l’affermazione secondo cui:

“La lombalgia o mal di schiena, è un problema di salute con un notevole impatto socio-sanitario, particolarmente nelle nazioni industrializzate. Si calcola, infatti, che oltre mezzo miliardo di individui ne siano contemporaneamente affetti in tutto il mondo e tale condizione rappresenta la principale causa di anni vissuti con disabilità” (clicca qui per lo studio)

Mezzo miliardo di persone nel mondo industrializzato. Praticamente tutta L’Europa ed un pezzo degli Stati Uniti!

Una soluzione al mal di schiena

La soluzione al mal di schiena secondo il Tai Chi Chuan

Nei Dao Yin, o esercizi Taoisti, la schiena viene messa in movimento tramite esercizi lenti, dolci ed accessibili. Iniziamo così un percorso di ripristino delle curve fisiologiche e di mobilità generale.

Dal punto di vista muscolare, la priorità è quella di diminuire le compensazioni che lombari, dorsali, trapezi, addominali e pettorali esercitano per tenerci in assetto verticale.

Compensazioni che infiammano i muscoli coinvolti dando il via a lombalgie, sciatalgie, rigidità cervicali e tutto quell’insieme di dolori che “compongono” il mal di schiena e lo rendono un incubo senza soluzione di reazioni a catena. L’unico modo per farlo è rimettere in asse le nostra postura eretta, consentendo un corretto scarico del peso sotto i piedi. Ciò è possibile attraverso l’apertura attiva di tutte le fasce muscolari e delle articolazioni coinvolte.

L’approccio olistico ha come soluzione al mal di schiena un concetto molto semplice a dirsi: devo lavorare sulle tensioni muscolari ed articolari che bloccano la corretta distribuzione del mio intero peso sotto la pianta del piede. Facile vero?

Immaginiamo, sentiamo!

Immaginate il vostro corpo come percorso da una tubatura abbastanza complessa all’interno della quale lancio una biglia di acciaio. Lancio la biglia da un’apertura che ho nella testa ed essa deve arrivare per gravità fino ai piedi. La biglia scorre tranquilla finché non trova intoppi. Ma le nostre tensioni muscolari sono punti in cui “stringiamo” questa tubatura ed impediamo quindi il passaggio di questa sfera. Se aggiungiamo biglie, biglie ed altre biglie ecco che tutto il peso di queste si concentrerà sul punto dove c’è il primo blocco. Non potendo nessuna di esse passare, graveranno tutte sulla prima. Questo è esattamente quello che facciamo noi con la nostra schiena. Per fortuna il Tai chi Chuan (Taijiquan) ci viene in aiuto.

Imparare a rilasciare i muscoli e ad avere un rilassamento attivo sono l’unico modo che abbiamo per non sobbarcare il peso dell’intera “struttura corpo” sulla nostra colonna e sui muscoli che la sorreggono. La via migliore per trovare una soluzione al mal di schiena definitiva e duratura tramite il Tai Chi

Il rilassamento è un’azione attiva

Un gatto si rilassa attivamente
di Pietro Papisca - www.taichichuanroma.com

l’invito al rilassamento nel Tai Chi Chuan come nel Qi Gong, viene rivolto ad ogni praticante sin dalle lezioni introduttive. La prima cosa che viene in mente è quella di chiudere gli occhi e abbandonarsi come in poltrona, azione da evitare perché in poco tempo si “scivola” a caricare  tutto il peso sulle vertebre lombari, il capo ciondola stressando la cervicale,  lo sterno s’incassa sul plesso, in altre parole: il collasso strutturale. Questo avviene perché il senso comune associa la lassità al rilassamento, un equivoco che va chiarito.

Prima di rilassarsi è necessario che il corpo trovi una condizione tale che gli permetta di stare dritto, abbandonandosi alla gravità, usando al minimo la muscolatura. Prendendo spunto dal castello di carte, quando ne prendiamo due e  le facciamo combaciare dai bordi, cerchiamo il giusto equilibrio così che lasciando le carte si reggano da sole. Il concetto di abbandonarsi nel Tai Chi e nel Qi Gong si avvicina molto a questo. Trovare il giusto equilibrio e quindi lasciarsi andare! Arduo all’inizio perché la vita ci ha abituato a stare sempre in uno stato di tensione che disallinea la parte spalle-torace rispetto al bacino. Anche riuscendo a raggiungere un ottimale assetto posturale “non lasciamo andare le carte” e restiamo rigidi dentro.

 Lasciare andare significa permettere ai muscoli di allungarsi sulla struttura scheletrica che conduce il peso delle fasce sino a sotto i piedi. Il muscolo quindi esercita un’azione opposta alla contrazione e permette agli organi interni di collocarsi per gravità dentro il bacino. E’ una pratica tutt’altro che passiva che richiede una grande presa di coscienza delle tensioni che inconsapevolmente teniamo attive nel corpo.

Davvero il rilassamento nel Tai Chi Chuan è un’azione attiva?

L’insegnante prima di invitare al rilassamento  dovrebbe spiegare in modo chiaro cosa sia il baricentro del corpo (dan tien) e come collocarlo in maniera corretta nel bacino. Come la parte inferiore del Dan Tien si appoggia sull’arco delle gambe diventando una sorta di chiave di volta. Sopra ci si pone il peso del busto e delle spalle. Per allinearli in modo corretto si usa la testa; per suggerire il movimento giusto spesso si usa la metafora del filo a piombo. La testa è il punto da cui si regge il filo per far cadere spalle, addome e torace perfettamente impilati dentro le anche. Tutti questi allineamenti permettono al peso del corpo di arrivare sino alla pianta dei piedi. La sinergia di tutti questi fattori, che si accordano con la pratica, permette di raggiungere la capacità di compiere azioni in maniera rilassata e potente, con un corpo aperto e ben strutturato. Come recita il titolo di quest’articolo rilassarsi è un’azione attiva che va posta in essere.

Ringrazio l’infinito sapere del collega, isegnante di quarto livello, Pietro Papisca ed il suo blog taichichuanroma.com per l’articolo. “Il rilassamento nel Tai Chi Chuan è un’azione attiva”

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Mobilizzare ed allungare la colonna vertebrale

mobilitare ed allungare la colonna

A venti anni avevo appena iniziato a studiare il Tai Chi e mi chiedevo perché il mio maestro insistesse tanto su alcune attitudini ed alcuni esercizi per mobilizzare ed allungare la colonna vertebrale. Ero snodato, agile, con una bella postura aperta e fiera e mi sembrava superfluo dedicare tutto quel tempo ad una parte del corpo così passiva, che sta lì, ferma, senza essere mai attivata. “Muoviamo le gambe, le braccia, la testa!” imploravo dentro me stesso, attiviamo qualsiasi cosa sia degna di attenzione ma “basta con questa colonna!”.

Venti anni dopo non so come ringraziare ancora chi mi ha messo su questa strada e mi ci ha fatto rimanere. Solo quando perdi qualcosa ti rendi conto di quanta importanza aveva. Così con i muscoli dorsali e lombari irrigiditi da postura al computer, ore seduto in macchina, lavori fisici usuranti, una figlia da tenere sempre in braccio e le abitudini errate più in generale di una società che ci risucchia in basso ed avanti facendoci “ingobbire” (si, probabilmente mentre stai leggendo questo articolo sul tuo smartphone sei in quella esatta postura che ho appena descritto: la testa più avanti del resto del corpo e l’attenzione risucchiata da uno schermo), complice un periodo di pausa dal Tai Chi causa lavoro (appunto!) mi sono ritrovato con la schiena bloccata.

Per fortuna avevo ed ho i mezzi per uscire da solo da situazioni del genere. Senza farmaci, cerotti caldi, dottori, ho ripreso una lenta e progressiva pratica e nel giro di un paio di settimane sono tornato meglio di prima. Non prometto questo a nessun mio allievo, le due settimane servite a me sono figlie di anni di pratica in cui il corpo ha memorizzato posture corrette e buone abitudini. In due settimane le ho solo risvegliate. Ai miei allievi però prometto proprio quest’altro: iniziare un addestramento del corpo che in un paio di anni di pratica seria porta a miglioramenti enormi sotto questo aspetto.

Come fare?

Per mobilizzare ed allungare la colonna vertebrale nel Tai Chi sfruttiamo il peso del nostro bacino, l’articolazione più grande del nostro corpo. Immaginiamo che la testa sia poggiata al soffitto ed esso, il bacino, caschi verso il basso grazie alla gravità, ricreando un filo a piombo. Allunghiamo e raddrizziamo così, senza forza muscolare ma per semplice rilassamento, tutta la colonna vertebrale andando a creare millimetrici distanziamenti intervertebrali. Togliamo le pressioni di anni di cattive abitudini ed iniziamo a lavorare dolcemente sul ricreare le corrette curve fisiologiche.

Se ci stai provando ora ti avverto: non ci riuscirai. I tuoi muscoli cervicali andranno in tensione per tirare la testa su, i tuoi lombari avranno il terrore del peso del tuo bacino e, insieme gli addominali, si stringeranno per non soccombere al peso. Non ti rilasserai, ti faranno male le gambe, le ginocchia le caviglie e dopo pochi istanti fuggirai dalla posizione. Se fosse bastato leggere come fare, non avrei studiato anni dai miei maestri e non sarei diventato insegnante di Tai Chi Chuan (Taijiquan), ovviamente.

Eseguendo quindi specifici esercizi Taoisti che si occuperanno di muovere, strizzare, flettere, ruotare ed allungare la colonna e praticando Qi Gong e Forma nella corretta attitudine, iniziamo a ridare giusto aspetto e buona mobilità e all’intero apparato vertebrale.

A livello di Medicina Tradizionale Cinese ci troviamo a sbloccare e rimettere in sesto la principale autostrada energetica del nostro corpo. È infatti da proprio dalla schiena e dalla colonna che l’energia sale per diffondersi nel resto del corpo.

Sono anni che mi consigliano di rinforzare muscoli addominali, lombari, CORE, per la mia colonna. Come mai il Tai Chi Chuan parla di rilassamento e non di contrazione muscolare per mobilizzare ed allungare la colonna?

Questo è un argomento enorme che sarà spesso ricorrente: il Tai Chi Chuan (Taijiquan) non lavora sulla contrazione muscolare, ma sull’espansione, l’ossigenazione e l’irrorazione sanguigna del muscolo. Il lavoro del bodybuilder di accrescimento della massa muscolare è un lavoro che ragiona da un punto di vista diverso: do sostegno alla mia colonna creando una corazza esterna fatta di muscoli rigidi e statici. Il Tai Chi, invece, è una disciplina interna e preferisce donare al corpo spazio ed espansione, lavorare sulla muscolatura profonda. Un eccessivo sviluppo muscolare esterno, inibisce per problematiche fisiche di spazio e convenienza di movimento proprio la muscolatura più interna. L’argomento è enorme e davvero interessante, dedicherò ad esso approfondimenti a parte, non mi dilungherò qui.

Ho scoliosi, protrusioni, ernie, dolore cervicale con emicranie, soffro di colpo della strega! Posso praticare Tai chi?

Fosse per me sostituirei quel “posso” con un “DEVI!” praticare Tai Chi. Mobilitare ed allungare la colonna dovrebbe essere una priorità. Accessibile ad ogni livello di forma fisica, l’aspetto inizialmente più interessante è unire al benessere fisico una disciplina che ha una filosofia millenaria. Puoi prenderti cura oltre che della tua schiena anche della tua mente e delle tue emozioni. Davvero un toccasana per alcuni tipi di persone che non amano particolarmente l’attività fisica “vuota”, che non prende in considerazione l’interezza della persona ma solo un aspetto di essa.